Eccoci qui, a poche ore dall’aereo che ci riporterà a casa.
Negli ultimi giorni a Cusco ci siamo goduti davvero il recupero delle forze nel migliore dei modi. Cusco è bellissima.
Ci sono piazze curate, negozi di ogni tipo e nonostante possa sembrare turistica, tagliata su misura dei numerosi turisti che vi fanno tappa per andare ad esplorare la splendida Valle Sacra, si respira un’aria peruviana autentica.
Abbiamo camminato e camminato, ci siamo addentrati nei numerosi mercati affollati a tutte le ore e pur non avendo fatto visite museali o troppo storiche, ci siamo goduti la città al mille per mille. Devo dire che il tempo ci ha aiutato piovendo sempre di notte e regalandoci un sole splendente il giorno.
Inoltre, l’appartamentino in cui siamo stati, si trovava nel quartiere del Mercado di San Blas che per noi è diventato tappa fissa, con 2,50€ una dolce “Mamy” ci ha fatto dei Chevice freschi ed abbondanti. Siamo diventati suoi clienti affezionati. Le cene invece ce le siamo prese come rivincita culinaria per cui tra spezzatini e filetti di cernia fresca ce le siamo godute a casa.Devo dire che le nostre giornate sono state scandite dalla ricerca nei mercati degli ingredienti più disparati per le nostre cene.
I primi due o tre giorni a Cusco sono stati un pò a rallentatore, l’adrenalina del viaggio è scesa tutto d’un colpo e ci siamo ritrovati senza troppe forze. Il primo obiettivo è stato quello di riuscire a dormire 7-8 ore di fila, oltre a saziare l’appetito, abbiamo fatto lunghe camminate che ci stancavano come tappe in bicicletta.
Chiaramente poi, una volta recuperate le forze, il sonno e l’appetito, con la scusa di dover lavare le biciclette, prima di imballarle, ci siamo regalati un ultimo giro.
Come per celebrare la fine del viaggio pedalato.
La tappa è stata impegnativa, 90km, siamo tornati verso Pisac, che ci era piaciuta tantissimo, passando da una strada che sale sulle colline retrostanti Cusco.
Panorama pazzesco. Una tappa impegnativa ma, senza borse, quindi con almeno 30 chili in meno da portare, ce la siamo proprio goduta.
Io, per rispettare la tradizione di viaggio, ho bestemmiato nelle salite mentre Filippo fischiettava, ma arrivati in cima mi sono goduta la discesa ed essendo più leggeri sono riuscita a stare in scia a Filippo per fargli godere un pochino di velocità che non ho mai garantito in viaggio.
Siamo andati spediti come fusi ma, dato il senso celebrativo della tappa, ci siamo anche goduti la tappa come dei veri turisti con uno stop per gustare un incredibile Chancho al palo, ovvero maiale alla griglia ed uno stop al mercatino di Pisac, particolarmente in festa visto che era domenica.
Insomma, le nostre giornate a Cusco se ne sono andate così tra una camminata ed un chevice.
Siamo arrivati alla fatidica partenza.
Vi sto scrivendo da un parco bellissimo, siamo a Lima. Il primo scalo prevede 9 ore di attesa perciò abbiamo approfittato e vedendo la città ci dispiace non avere più tempo. Siamo all’ombra di uno dei tanti alberi tropicali che permettono di frescheggiare, a Lima non piove mai, clima costante intorno ai 20 gradi,ventilato ma siamo pur sempre sull’equatore quindi quando camminiamo sotto il sole sembra di sentire i raggi sulla propria testa con una gran pesantezza.
Siamo qua, rilassati ma pervasi da quella sensazione che si ha a fine partita.
Quella sensazione di aver messo tutto l’impegno e tutto il cuore in una delle nostre imprese personali. Ogni viaggio è stato diverso. Ogni viaggio ci ha messo di fronte a realtà diverse, problematiche diverse, sensazioni ed emozioni diverse. Ogni viaggio ci ha permesso di conoscere culture e società complessamente diverse dalla nostra ma ogni viaggio ci ha fatto conoscere pezzi di storia del mondo che non conoscevamo. Ogni volta ci siamo messi in gioco come individui e come coppia. Difficile riassumere quanto tutto questo ci abbia fatto crescere e ci abbia arricchito profondamente ma, sopratutto, ci abbia messo di fronte ad un mondo vasto, vario ed intrigante che andrebbe vissuto in ogni suo angolo più recondito.
La bellezza del viaggiare in bicicletta, la fatica e la soddisfazione di arrivare in fondo alla giornata con il cuore gonfio di bei momenti e di belle emozioni che quasi rendono secondario l’arrivo stesso e la città del caso per lasciare spazio a tutti secondi della giornata trascorsa pedalando.
L’Africa ci ha dato avventura primordiale, con la sua terra rossa e la natura sovrastante; il sud est asiatico ci ha dato energia e ci ha riportato ad un contatto con la cultura asiatica e la sua storia profondo e accattivante e il Sud America..beh..un’avventura fisicamente molto dura, le Ande rimarranno impresse nelle nostre menti per sempre, ma, sopratutto, ci ha regalato spazi infiniti e vari abitati da persone estremamente pacifiche ed accoglienti.
Non ci aspettavamo tanto. Non credevamo di partire con la sensazione che il viaggio, nonostante la fatica, potesse continuare ancora ed ancora fino a chissà dove. La bellezza di ciò che abbiamo visto, la spensieratezza con cui abbiamo affrontato i luoghi più impervi ed inospitali ci ha regalato un’esperienza difficile da interrompere.
Abbiamo cercato come sempre di vedere e di vivere il più possibile ogni singolo momento e con il blog speriamo di avervi fatto vivere un pò di tutta questa magia con noi.
Anche voi avete fatto parte dell’esperienza.
Grazie a tutti per le vostre email, per i messaggi per le domande incuriosite e per i vostri commenti, per aver partecipato anche a questo strepitoso viaggio in bicicletta con noi.
Un pochino mi dispiace scrivere questo messaggio perché significa che davvero il rientro sia arrivato.
Difficile non progettare una partenza prossima…sapeste quante ne abbiamo già in mente..
Che dire di più..viaggiate!
Viaggiate viaggiate e viaggiate..esplorate ed anche se non pedalando non ponetevi limiti.
È vero, sono stata fortunata, diciamo siamo, perché da ormai quasi cinque anni abbiamo trovato la persona con cui possiamo e vogliamo affrontare viaggi del genere..”LA” persona..con cui raccogliere e far tesoro di mille sentimenti ed emozioni che ci facciano crescere e migliorare giorno dopo giorno insieme, con cui intraprendere il proprio cammino. Tutti, soli o non, possono e devono trovare la propria strada, capirla, riconoscerla e cavalcarla.
Perciò il migliore augurio che possiamo farvi è di trovare la vostra. Vi auguriamo di trovare il vostro modo di viaggiare, il mondo è troppo vasto e bello per limitarsi.
Non vi dico certo “adios”..credo sia più azzeccato un “hasta pronto”
😛con tutto il nostro affetto
Buoni viaggiare a tutti voi cari amici
Claudia e Filippo
Grazie e poi grazie per aver condiviso il Vostro bellissimo viaggio !!
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