Partiamo così, sole, temperatura perfetta, paesaggio mozzafiato, animali da tocchicciare per Filippo, le gambe vanno ed i pedali girano, 40 km in due ore: una favola!
La tappa da 100 km sembrava uno schiocco di dita..poi?!
Vento,vento,vento e ancora vento dritto in faccia.
Ma sopratutto nessuna possibilità di fermarsi prima, no case, no villaggi niente di niente.
Facciamo i restanti 65 km in ben 7 ore!
Si si ho detto 7 ore, per un totale di 9 ore sul sellino.
Arriviamo a Jeffrey’s Bay, facciamo spesa al primo distributore aperto, qui usa che i distributori abbiano un negozietto aperto 24 ore che vende un po di tutto, arraffiamo l’arraffabile e ci buttiamo nel letto del primo ostello presente in città, inizia a piovere.
La tappa successiva sarebbe Port Elizabeth ma la pioggia non da segni di miglioramento cosa fare a parte decidere di fermarsi?
Scopriamo che Jeffrey’s Bay é la baia dei surfisti possiamo non provare?
Dicono ci sia la “supertube”, l’onda perfetta, ce la possiamo perdere?
Corriamo alla prima scuola ed un biondo, scalzo, rastone con un sorriso smagliante ci veste da surfisti , ci mette in mano una tavola e dopo qualche spiegazione teorica siamo in acqua.
Due bradipi sulla tavola ma sapete che? DIVERTENTISSIMO
Non avendo il vento che ci sbatte in faccia optiamo per le onde 🙂
Per quanto le previsioni diano Claudia mangiata dagli squali e Filippo a giocherellare e tocchicciare meduse giganti e mortali, tutto liscio.
Stanchi e soddisfatti.
Il tempo peggiora e speriamo che ci lasci partire domani mattina, l’unica soluzione potrebbe essere vestirsi con la muta da sub ed iniziare a pedalare (non lo ripeto perché Filippo potrebbe pensarci).
Buona notte da Jeffrey’s Bay
Buongiorno ragazzi ,
oltre che bravi e avventurosi siete anche BELLI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! buona settimana ,
Manola
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