Nonostante la paura dei ragni giganti, ci svegliamo da un sonno profondissimo e ci prepariamo per una lunga tappa.
Il vento sembra essersi placato lasciandosi dietro un caldo pressante e noi, pedaliamo!
Crema protezione 50 e via verso l’ignoto.
Siamo riusciti in pochissimo tempo a raggiungere Hermanus, incantevole é l’aggettivo piú adatto.
Case basse, giardini all’inglese, strade pulite ed un bellissimo lungo mare con vista sulla baia, piena di balene!
Eh si, la principale attrazione di queste baie sono le balene e gli squali.
Quando suona il corno significa: balena in vista.
Abbiamo seguito le guide per trovare un posto dove pranzare, Fisherman’s Cottage, perfetto. Abbiamo imparato un’altra lezione: mai ordinare piú di un piatto sopratutto dopo 50 km di pedalata, le portate sudafricane sono il triplo delle nostre.
Un menu di pesce da 4 portate , due birre,acqua, caffè per poco più di 20 euro in due ed una qualità incredibile.
Un pó ingolfati, ma felici ci incamminiamo piano piano per la nostra meta finale, la strada non ci aiuta lunga e snervante.
Lungo la strada passiamo per Stanford, surreale, in mezzo ai vigneti si presenta come una ridente cittadina, bianca e immacolata, case e prati perfetti, bionde e biondi ovunque, un paradiso.
Poi pero se ti soffermi ad osservare ti rendi conto che non è tutto oro. Mentre Facciamo spesa una sorridente vecchina,tanto amorevole,scambia con noi due chiacchiere, sembra la nonnina perfetta. Poi parlando, vien fuori la parola “black”ecco che dal suo improvviso cambio di espressione ed il suo gesto di disgusto con bocca storta annessa, capiamo che dietro a questi biondi si nascondono vecchi sostenitori dell’apartheid ed osservando bene quei giardini perfetti vediamo strani attrezzi di tortura ma sopratutto scorgiamo baraccopoli ben distanti dal centro, insomma l’idea su questa cittadina cambia subito.
La abbandoniamo un pó sdubbiati e
proseguiamo la nostra biciclettata, la strada continua a non mollare un attimo, salita discesa salita discesa salita..un incubo!!
Arriviamo e troviamo un ostello: relax!
Il nostro compagno di ostello é un simpatico sudafricano che non parla inglese e guarda la tv muta..sta passando l’orso Yoghi 🙂
Ci prepariamo la nostra cenetta con vista mare e con la stessa vista mare ma sulla terrazza di un café mozzafiato annunciamo che oggi ci fermiamo qui!
Rilassiamo gambe e mente tra un avvistamento di balena e l’altro e ci prepariamo alla tappa di domani, si prevedono sterrati, caldo e tanti km senza niente..non aspettiamo altro!!
Buona giornata a tutti dal Sud Africa
Notte ovunque voi siate
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